Cinghia di distribuzione: cos'è, come funziona  e quando cambiarla

Tecnica
Pubblicato 02 settembre 2022

Cos’è e a cosa serve la cinghia di distribuzione, come funziona, i sintomi che si sta rompendo, ogni quanto va cambiata, conviene ripararla o è meglio cambiare l’auto?

La cinghia della distribuzione è un componente essenziale per i motori a scoppio, dato che aziona gli alberi a camme che, a loro volta, muovono le valvole di aspirazione e scarico. Il movimento della cinghia di distribuzione dev’essere perfettamente sincronizzato con quello dell’albero motore perché altrimenti le valvole potrebbero toccare il cielo dei pistoni con conseguenze rovinose.

COS’È LA CINGHIA DI DISTRIBUZIONE

Il nome di questo componente dei motori a scoppio spiega già la sua funzione, che è quella di mettere in movimento gli alberi a camme e, per loro tramite, le valvole. La cinghia di distribuzione, che è molto flessibile e si presenta larga e di spessore ridotto, deve muovere gli alberi a camme in maniera perfettamente sincronizzata con la rotazione dell’albero motore: è per questo che non è liscia come quella che aziona, per esempio, l’alternatore e la pompa del servosterzo, ma presenta dei denti per tutta la sua larghezza. Questi denti si inseriscono nelle scanalature presenti nelle pulegge dell’albero motore e degli alberi a camme e in questo modo si ottiene una loro rotazione sincronizzata come accade con la catena che collega i pedali della bicicletta alla ruota. La cinghia di distribuzione ha i denti solo su una faccia: l’altro lato è liscio e aziona generalmente la pompa del liquido di raffreddamento oltre a essere percorso da un rullo tendicinghia che impartisce la tensione corretta alla cinghia.

A COSA SERVE LA CINGHIA DI DISTRIBUZIONE

Nei motori moderni le valvole sono ‘in testa’ e quindi gli alberi a camme sono molto distanti dall’albero motore, ospitato nel basamento. Quando i motori avevano prestazioni minori le valvole in testa erano azionate da aste e bilancieri e quindi l’albero a camme era molto più vicino all’albero motore e poteva essere mosso da una semplice coppia di ingranaggi. L’aumento delle prestazioni e dei regimi di rotazione ha imposto lo spostamento degli alberi a camme sulla testata in modo da eliminare l’inerzia delle aste e la cinghia di distribuzione è una soluzione leggera e silenziosa, che viene usata anche su alcune motociclette, per collegare due alberi – quello motore e quello (o quelli) a camme – piuttosto distanti fra loro. Il comando a ingranaggi sarebbe infatti troppo costoso mentre la catena, più affidabile e precisa, è però più rumorosa e complicata da sostituire. Dato che ogni valvola, che sia di aspirazione o scarico, si muove una volta ogni due giri dell’albero motore, la puleggia dell’albero motore ha la metà degli incavi di quella che fa girare l’albero a camme: quest’ultimo fa quindi un giro ogni 2 giri dell’albero motore e quindi le valvole si aprono e chiudono al momento giusto.

QUALI SONO I SINTOMI DI UNA CINGHIA DI DISTRIBUZIONE CHE SI STA GUASTANDO

Se la cinghia di distribuzione si rompe il motore ovviamente si spegne perché le valvole cessano di muoversi e quindi il ciclo della combustione non può più aver luogo. Se la distanza fra il cielo del pistone e le valvole è così ridotta che i due componenti possono toccarsi (motori con interferenza) se le valvole sono aperte, allora la rottura della cinghia di distribuzione può avere effetti catastrofici. È infatti possibile che prima che il motore si fermi una o più valvole (i cui movimenti sono ormai non più sincronizzati con quelli dell’albero motore a causa della rottura della cinghia) urtino i pistoni, danneggiandoli. Se poi il fungo della valvola si rompe e si incastra fra pistone e cilindro si rischiano seri danni a tutto il manovellismo e/o al monoblocco. È quindi importante prestare attenzione ai sintomi di un guasto alla cinghia di distribuzione, che potrebbero essere rumori causati dallo sfilacciamento delle fibre che rinforzano la cinghia o dal distacco di parti in gomma della cinghia stessa. Se il rumore c’è solo all’avviamento un indiziato potrebbe essere il tendicinghia, non più in grado di mantenere la cinghia alla tensione corretta. Oltre che per la normale usura una cinghia di distribuzione si può rompere se le pulegge sono danneggiate, il motore si è surriscaldato, il tendicinghia funziona male o sono entrati corpi estranei nel carter di protezione della cinghia stessa. La cinghia di distribuzione, inoltre, non deve venire a contatto con l’olio (esistono cinghie che lavorano in bagno d’olio ma la maggioranza è ‘a secco’) perché esso ne potrebbe accorciare la vita, così come l’averla sottoposta a piegature eccessive in fase di montaggio.

OGNI QUANTO OCCORRE CAMBIARE LA CINGHIA DI DISTRIBUZIONE?

Le probabilità della rottura della cinghia di distribuzione si possono praticamente azzerare con un montaggio accurato e il rispetto delle prescrizioni del fabbricante dell’automobile. La Casa indica infatti, sul libretto di manutenzione, gli intervalli di sostituzione, espressi in termini di chilometraggio o di anni. Una percorrenza indicativa è di 120mila km fra una sostituzione e l’altra, magari inframezzata da controlli visivi ogni 2 anni/30.000 km. La percorrenza indicata dal costruttore è prudenziale ma è bene tenere conto delle condizioni di utilizzo: le automobili che si muovono molto ad alta velocità su strade extraurbane sottopongono la cinghia di distribuzione a un superlavoro mentre i veicoli usati molto in città sono più ‘riposanti’ e si potrebbe arrischiare qualche km in più.

QUAL’È IL PREZZO DELLA RIPARAZIONE,È MEGLIO CAMBIARE AUTO?

La sostituzione ‘normale’ della cinghia di distribuzione non è generalmente costosissima dato che il kit di distribuzione in sé, che comprende a volte la pompa dell’acqua, può costare fra i 40 e i 150 euro. La manodopera può incidere molto di più perché l’operazione può essere macchinosa e va fatta con precisione perché gli alberi vanno sincronizzati: si parla di cifre comprese fra 400 e 1.000 euro indicativamente. Questi costi non variano, a parte l’eventuale intervento del carro attrezzi, se la cinghia si spezza ma senza fare danni. Se la rottura della cinghia danneggia la pompa dell’acqua o gli organi vicini il costo della riparazione ovviamente cresce e se si compromette qualche componente vitale del motore – bielle, albero motore, cilindri, distribuzione – il prezzo può arrivare a livelli tali da sconsigliare la riparazione. Quindi mai come in questo caso ‘prevenire è meglio che curare’.



Aggiungi un commento
Ritratto di PARRELLA GIOVANNI
2 settembre 2022 - 19:13
Sul mio Tce90 Renault (turbo benzina) il costruttore ha scelto la soluzione migliore. Cioè catena senza mai prevederne la sostituzione, ma per eliminare i 2 inconvenienti principali della catena (silenziosità e maggiore attrito rispetto alla cinghia), la catena è ricoperta con Teflon. In rete c'è chi ha raggiunto i 250.000 km senza alcun problema, con TANTI soldi risparmiati.
Ritratto di giulio 2021
3 settembre 2022 - 08:32
Io ho divuto cambiarla sull'Alfa 33 quella si era una catena di distribuzione, su un boxer è lunghissima e non dura mai in eterno, è almeno il doppio di una normale caten di distribuzione di un motore coi cilindri in linea, però quel motore ha avuto lo stesso sound dal primo all'ultimo giorno: forse oggi succede con le supercar: forse.
Ritratto di Mauro1971
11 luglio 2023 - 18:37
1
sono solo550
Ritratto di GG64
3 settembre 2022 - 08:42
Honda Civic 2.2 diesel con catena. 319.000km....tutto ok. Grazie Honda
Ritratto di Miti
3 settembre 2022 - 11:40
1
Catena ... ed è tutto più facile. Con un'attenzione particolare alla p@mpa dell'acqua. Sostituzione del liquido di raffreddamento ogni 2 anni. Anche se in teoria non dovresti farlo ma preferisco averlo sempre fresco. L'olio a 15.000, filtri di buona qualità. E una particolare attenzione alla turbina che DEVE sempre avere olio di lubrificazione al livello giusto. Mai sotto e mai sopra. Evitare fare Ayrton Senna se non hai un'auto preparata a dovere. Controllo periodico e sostituzione della cinghia servizi. C'è sempre una cosa a quale devi badare. Ma è il prezzo che si deve pagare . Un'auto termica è sempre una mangia-soldi. Pur troppo. Ma se non ti crea troppi grattacapi, se non è natta male ( quanto odio questa espressione) e se sei un po' attento l'auto andrà bene per tanti km. Tanti. O ... puoi sempre cambiare e comprare elettrico. Meno casini di componentistica ma anche qui probabilmente non è tutto rose e fiori. Che in un modo o l'altro tutti prima o poi dovremmo affrontare. ( Perché il termine "p@mpa" è una parola non permessa ?)
Ritratto di Andre_a
4 settembre 2022 - 00:10
@Miti: riguardo al termine p0mpa: se è una domanda retorica, sono d'accordo con te, questo sito censura troppe parole con un significato normalissimo nel contesto automobilistico. Poi basta cambiare una lettera e si possono scrivere le peggiori bestemmie... se invece la domanda è sincera, p0mpa è sinonimo di fellatio (curioso che questo termine invece non sia censurato!)
Ritratto di Miti
4 settembre 2022 - 00:27
1
Andre_a , ti ringrazio. Sempre gentile nel spiegare le cose. Sinceramente un dubbio ne avevo visto che anche nella mia lingua gira questa parola con il significato più o meno uguale ...ma la storia che mi fa sorridere è perché la Mad0nna è considerata una parola impropria o peggio ...Di0.
Ritratto di Freedom7
3 settembre 2022 - 22:04
Sostituita a 200.000 con libretto che indicava 240.000 o 180.000 (o 10 anni) per uso intenso (tipo taxi). Compresa sostituzione po.a acqua, 350€ 5 anni fa.
Ritratto di Dario 61
6 settembre 2022 - 00:16
Esemplare circa l’argomento cinghia il motore fire di Fiat. Se si rompe la cinghia non succede nulla, si sostituisce e basta.
Ritratto di certre
9 settembre 2022 - 20:22
Ford 1.6 TDI Cinghia distribuzione sostituzione ogni 200.000 km

DA SAPERE PER CATEGORIA

listino
Le ultime entrate
  • Mitsubishi Eclipse Cross
    Mitsubishi Eclipse Cross
    da € 48.200 a € 52.350
  • Micro Mobility System Microlino
    Micro Mobility System Microlino
    da € 19.720 a € 24.790
  • Nissan Juke
    Nissan Juke
    da € 25.000 a € 33.560
  • Volvo XC90
    Volvo XC90
    da € 77.950 a € 100.250
  • Volvo XC60
    Volvo XC60
    da € 58.900 a € 80.450

PROVATE PER VOI

I PRIMI CONTATTI

  • Skoda Octavia Wagon 1.5 m-HEV 150 CV Executive DSG
    € 36.400
    In questa edizione aggiornata la Skoda Octavia wagon si conferma spaziosa, confortevole e con un impianto multimediale migliorato. Brillante il 1.5 ibrido leggero da 150 CV; scomodo il quinto posto.
  • Mercedes G 450d Exclusive
    € 145.909
    Col 3.0 a gasolio mild hybrid da 367 CV, la Mercedes G va forte su asfalto ed è pressoché inarrestabile in fuoristrada. È anche confortevole e lussuosa, ma che prezzi…
  • Audi A3 allstreet 35 TDI Business Advanced S tronic
    € 43.300
    Insieme a un leggero aggiornamento, per l’Audi A3 arriva la versione allstreet, in stile crossover: più alta da terra di 3 cm, resta una berlina gradevole nella guida e, con i 150 CV del 2.0 diesel, anche brillante. Sulle buche, però, si saltella.