QUANDO ACCENDERLI E SPEGNERLI - Di notte e con scarsa visibilità, il buon uso dei dispositivi di illuminazione è la base per viaggiare sicuri. Non si tratta solo di buonsenso, ma di un obbligo: l’articolo 153 del codice della strada impone l’uso delle luci di posizione e di illuminazione della targa posteriore, nonché degli anabbaglianti, da mezz’ora dopo il tramonto a mezz’ora prima dell’alba, oltre che in caso di nevicate, forte pioggia e nebbia, e pure nelle gallerie. Fuori dai centri abitati, questi dispositivi (o, in alternativa, le luci diurne ormai presenti nella gran parte dei veicoli) vanno attivati pure di giorno: lo impone l’articolo 152. Sennò, sanzione da € 42 a 173 e decurtazione di un punto-patente.
VIETATO DISTURBARE - I cosiddetti abbaglianti, che il codice chiama proiettori di profondità, possono (non è obbligatorio) essere utilizzati solo fuori città, se l’illuminazione esterna manca o è insufficiente. L’uso in città è vietato, se non per il cosiddetto “lampeggio” per segnalare un pericolo o l’intenzione di sorpassare. In ogni caso, i proiettori di profondità vanno disattivati, passando agli anabbaglianti, ogni volta che si rischia di accecare gli altri utenti della strada, pena una multa da € 87 a 344. Ma, come scriviamo a pagina 99, anche qui la tecnologia può darci una bella mano.
LA TECNOLOGIA AIUTA A ILLUMINARE AL MEGLIO
Per evitare di disturbare gli altri utenti della strada diverse auto offrono gli abbaglianti attivi (in genere si attivano con un tasto sulla leva di comando dei fari, foto qui sotto): attraverso la telecamera nel parabrezza, riconoscono la presenza di altri veicoli e, in tal caso, passano automaticamente agli anabbaglianti. Automatica anche la loro riattivazione, quando la strada è di nuovo libera. Ancora più evoluti sono i fari a matrice di led, che compongono il fascio luminoso con decine di diodi (nei sistemi più sofisticati si arriva addirittura a migliaia di microscopiche sorgenti luminose). Così, incrociando o seguendo altri veicoli, la centralina elettronica che gestisce le luci disattiva istante per istante i diodi che disturberebbero gli altri utenti della strada, mantenendo una potente illuminazione nella zona circostante.
LE LUCI DIURNE QUALCHE VOLTA TI POSSONO “INGANNARE”
Dal 2012, tutte le nuove auto vendute in Europa devono disporre delle luci diurne: vanno usate fuori città durante il giorno e servono per farsi vedere. Consumano meno energia e spesso sono più luminose degli anabbaglianti (che vanno attivati nelle vecchie auto prive di questo tipo di luci). Le moderne luci diurne a led emettono così tanta luce da illuminare qualche metro di strada quando è buio. Il problema è che così, soprattutto nelle gallerie o nelle prime ore dopo il tramonto, molti automobilisti non si accorgono di non aver attivato gli anabbaglianti (e quindi le luci di posizione posteriori). Risultato, si diventa una “mina vagante” per chi segue.
IN CASO DI NEBBIA, COMPORTATI COSÌ
In caso di nebbia con visibilità inferiore a 50 metri, o di piogge e nevicate intense, il codice della strada impone di attivare il retronebbia per rendersi più visibili. Nessun obbligo, invece, per i fendinebbia, di cui anche le auto moderne possono essere prive. Alcune, però, ne ottengono l’effetto orientando i proiettori principali in basso, una volta attivato il retronebbia. Emettendo un fascio di luce più basso e largo non creano riverbero come fanno gli anabbaglianti e, soprattutto, gli abbaglianti: usando questi ultimi si vedrebbe solo un “muro bianco” di nebbia. Controproducente pure utilizzare il retronebbia quando la visibilità è buona: la sua potente luce disturba chi segue.