CHE AUTO È
A quattro anni di distanza dal lancio del modello, la crossover media tedesca perde una X e con il restyling diventa semplicemente Opel Grandland. Con il cambio di nome, si modifica radicalmente anche il frontale con l’adozione della mascherina che sembra incorporare i fari, montati a filo e disponibili anche con moduli di 84 led ciascuno.
Gli interni della Opel Grandland sono stati razionalizzati: i due schermi, di 12” per la strumentazione e di 10” per il sistema multimediale, sono raggruppati in un unico pannello: il secondo però è poco reattivo al tocco. Pratici gli altri comandi, fra cui le manopole per il “clima” nella consolle e i tasti nel tunnel per le tre modalità di guida. Lo spazio in larghezza, per le gambe e sopra la testa abbonda per tutti i passeggeri: la seduta posteriore piatta è confortevole anche per tre (chi è al centro non ha intralci nel pavimento). Facilmente accessibile dall’ampio portellone il baule, che può contenere 514 litri.
Lanciata alla fine del 2021, la Opel Grandland viene proposta inizialmente con motori a benzina e diesel, entrambi turbo da 130 CV e rispettivamente il 3 cilindri 1.2 e il 4 cilindri 1.5. Subito disponibili anche due varianti plug-in hybrid, in due step di potenza da 224 o 300 CV: la prima è equipaggiata con un sistema che abbina il 4 cilindri turbo benzina 1.6 con un motore elettrico alimentato con una batteria da 13,2 kWh che forniscono trazione alle ruote anteriori, sulla seconda il “millesei” si accoppia con due motori elettrici, ottenendo così la trazione integrale. Nel 2023, il 1.2 a benzina diventa ibrido leggero, guadagnando 6 CV e arrivando a 136 CV di potenza.


















































































































