La terza generazione della Mazda 3 (dal 2018 c’è la nuova) non ha manifestato problemi gravi. Affidabili, in particolare, i motori.
Da segnalare solo il richiamo che coinvolge alcune auto col 1.5 D prodotte dal 2015 al 2017: oltre a riprogrammare la centralina, vanno rimossi dal collettore i residui d’olio che potrebbero essere stati aspirati nella camera di combustione e nel filtro antismog.
Numerose, invece, le noie di natura elettronica, specie fino al 2016. Il sistema multimediale, talvolta, si spegne e si riavvia da solo, smette di rispondere ai comandi e non si connette via Bluetooth ai telefonini.
Alcuni clienti lamentano anche la perdita delle impostazioni della radio e del “clima” ogni volta che si riavvia il motore. La riprogrammazione delle centraline, di solito, risolve i problemi di elettronica, incluso il falso allarme nel cruscotto che indica l’anomala pressione dei pneumatici.
Capita che gli specchi retrovisori a comando elettrico non rispondano ai comandi (impossibile ripiegarli). Più diffuse le lamentele per la delicatezza della carrozzeria: c’è chi fa notare che la vernice salta via con una certa facilità dalle parti più esposte.
2013 - La vettura debutta con due motori a benzina: un 1.5 da 101 CV e un 2.0 da 165 CV, entrambi abbinati al cambio manuale a sei marce. A gasolio, un 2.2 da 150 CV, disponibile anche con la trasmissione automatica a sei rapporti. L’allestimento Essence, il “base” (ha di serie il “clima” manuale e i cerchi in lega) è disponibile solo per il 1.5 a benzina; il più ricco Evolve offre pure i fendinebbia e i retrovisori sbrinabili e regolabili elettricamente. Il più completo è l’Exceed, che aggiunge la chiave elettronica, i sedili riscaldabili e i sensori di distanza anteriori e posteriori.
2015 - I motori a benzina diventano Euro 6 (la diesel rispetta questa normativa sin dal debutto). La dotazione delle versioni Evolve ed Exceed diventa più completa. La prima offre di serie anche il navigatore, mentre la seconda mette sul piatto pure il monitoraggio dell’angolo cieco dei retrovisori.
2016 - Tempo di restyling: i fari anteriori diurni, a led, ricevono una forma più allungata. Completa la gamma dei motori a gasolio il 1.5 D, un diesel da 105 cavalli che si può avere sia con il cambio manuale sia con l’automatico (entrambi a sei rapporti). Gli allestimenti che si possono abbinare a questo motore sono l’Evolve (che ora offre, come per gli altri propulsori, i fari allo xeno e la frenata automatica d’emergenza) e l’Exceed (dotato di telecamera posteriore).
2017 - Si affianca al 2.0 a benzina da 165 cavalli una variante depotenziata, con 120 cavalli. Si può avere nel solo allestimento Exceed.
La media giapponese, anche per il fatto che è stata sostituita dal nuovo modello nel 2018, ha perso parecchio valore nel tempo, e si acquista a cifre non elevate. In Italia non è stata venduta in molti esemplari; più diffuse, in assoluto, le 1.5 diesel; le 1.5 a benzina (comunque richieste, specie nell’ultimo anno, nelle grandi città) lo sono meno.
Gli allestimenti più richiesti? I ricchi Evolve ed Exceed; e non è raro trovare auto con parecchi optional. La tassa di possesso della 1.5 a benzina (in base all’aliquota nazionale più diffusa) è di 190,92 euro.