Come l’analogo modello degli anni 90, la Honda NSX è prodotta negli stabilimenti Honda statunitensi di Marysville (Ohio), e monta il gruppo propulsore in posizione centrale, dietro i sedili. Ma le analogie finiscono qui. Le carrozzeria, frutto di lunghi studi in galleria del vento, vanta un’aerodinamica semplice e complessa allo stesso tempo, perché non fa ricorso ad appendici fuori sagoma e nemmeno ad alettoni o spoiler mobili: i flussi d’aria, entrando dalle prese d’aria frontali, la attraversano longitudinalmente per poi essere liberati dagli sfoghi posteriori, e questo stratagemma si rivela ottimale anche per il raffreddamento dei motori e delle batterie. Però la vera rivoluzione è nella meccanica. Dietro l’abitacolo della NSX 2017, troviamo un 3.5 V6 sovralimentato con doppio turbocompressore, che da solo eroga 507 CV ed è parte integrante di un complesso ibrido con tre motori elettrici: quello posteriore da 48 CV è collegato direttamente sull’albero motore del V6 termico e fa anche da generatore per mantenere sempre adeguato lo stato di carica delle batterie; poi ci sono due motori da 37 CV montati ciascuno su una delle due ruote anteriori. In realtà, la potenza massima combinata è di 573 CV, amministrata da un cambio robotizzato a doppia frizione a 9 rapporti. Le prestazioni dichiarate sono da supercar: di 308 km/h di velocità massima e uno “0-100” inferiore ai 3 secondi.