Le strade sono un elemento fondamentale della nostra infrastruttura, permettendo il movimento di persone e merci. Secondo il CdS, si definisce strada “l’area ad uso pubblico destinata alla circolazione dei pedoni, dei veicoli e degli animali”. La loro classificazione è complessa e può avvenire secondo diverse ottiche, principalmente un base alle sua caratteristiche costruttive e funzionali e alla sua proprietà.
Questo criterio si basa sul ruolo che la strada svolge all’interno della rete viaria e sulle sue peculiarità costruttive, come la velocità massima consentita, il numero di corsie e la presenza di intersezioni.
Le autostrade sono le arterie principali del sistema stradale, progettate per il traffico veloce e a lunga percorrenza. Sono caratterizzate da:
Spesso definite “superstrade”, le strade extraurbane principali sono simili alle autostrade per alcune caratteristiche ma con delle differenze significative:
Questa categoria include la maggior parte delle strade che collegano centri abitati e aree rurali. Le strade extraurbane secondarie sono:
Le strade urbane di scorrimento sono arterie principali all’interno dei centri abitati, destinate a collegare diverse zone della città con flussi di traffico più elevati. Possono avere carreggiate separate o meno e spesso presentano intersezioni semaforizzate. La velocità massima consentita è generalmente più alta rispetto alle strade urbane di quartiere (in Italia, 70 km/h).
Le strade urbane di quartiere servono per la distribuzione del traffico all’interno dei quartieri. Sono caratterizzate da numerose intersezioni a raso, passi carrabili e presenza di parcheggi. La velocità massima consentita è ridotta (in Italia, 50 km/h o meno).
Le strade urbane ciclabili sono strade urbane, o parte di esse, appositamente designate e attrezzate per il transito delle biciclette, spesso con precedenza per i ciclisti. Possono essere a senso unico o doppio per le biciclette e sono progettate per garantire la sicurezza e la fluidità del traffico ciclistico.
Le strade locali sono vie di accesso alle singole proprietà o aree residenziali, con traffico limitato e velocità molto ridotta. Servono principalmente per la circolazione pedonale e veicolare minima.
Gli itinerari ciclopedonali sono percorsi dedicati esclusivamente o prevalentemente al transito di pedoni e biciclette, spesso separati dalla carreggiata stradale per i veicoli a motore. Possono attraversare aree urbane, rurali, parchi o costeggiare corsi d'acqua, promuovendo la mobilità sostenibile e il turismo lento.
Questo criterio definisce l'ente o l'amministrazione responsabile della costruzione, manutenzione e gestione della strada pubblica.
Le strade statali sono di proprietà dello Stato e costituiscono la rete viaria di maggiore importanza a livello nazionale, collegando le principali città e regioni. In Italia, sono gestite dall'ANAS (Azienda Nazionale Autonoma delle Strade). Sono essenziali per il trasporto a lunga distanza e per il collegamento con la rete stradale internazionale.
Le strade regionali sono di proprietà della Regione e servono a collegare i capoluoghi di provincia all'interno della stessa regione o ad altri centri di rilevanza regionale. La loro gestione e manutenzione sono affidate agli enti regionali o a società da essi delegate.
Le strade provinciali sono di proprietà della Provincia e collegano i comuni all’interno della provincia, o comuni di province diverse. Svolgono un ruolo di connessione capillare a livello locale. La loro gestione spetta alle Province.
Le strade comunali sono di proprietà del Comune e si trovano all'interno del territorio comunale, comprese le strade urbane e alcune strade extraurbane che collegano il centro urbano con le frazioni o località limitrofe. La loro gestione e manutenzione sono responsabilità del Comune.