Nelle nostre città sono sempre più diffusi i quadricicli, detti anche microcar. Un tipo di veicolo con motore elettrico o termico guidabile anche dai minorenni. Il quadriciclo leggero, classificato come L6, è equiparato ai motocicli, il quadriciclo non leggero, o pesante, denominato L7 ai motocicli. In ogni caso le loro dimensioni contenute (circa 240 cm di lunghezza, contro i 360 cm di una Fiat Panda) e i costi di gestione modesti li rendono un’alternativa per la mobilità urbana o, per brevi spostamenti, extraurbana.
In questo articolo e nel video qui sotto, facciamo il punto su cosa siano e cosa possano e non possano fare i quadricicli per il trasporto persone, con abitacolo chiuso da una carrozzeria e a quattro ruote: le così dette microcar. Inoltre, nel video, ne verifichiamo la praticità immergendoci con la Mobilize Duo (il quadriciclo, qui nella variante pesante, prodotto dal marchio per la mobilità alternativa della Renault) nel traffico di Milano.
Iniziamo con le presentazioni. Secondo l’articolo 47 del codice della Strada i quadricicli si dividono un due categorie. La L6e include i quadricicli leggeri, ad esempio le Citroën Ami, Fiat Topolino, Mobilize Duo e quelli della Aixam e della Ligier. Hanno una massa a vuoto è inferiore o pari a 350 kg, escluso il peso delle batterie per quelli elettrici, non possono superare i 45 km/h di velocità massima, il loro motore, non più di 50 cm3 se a benzina o 500 cm3 se diesel, può erogare al massimo 4 kW, ovvero 5,4 CV. Li possono guidare anche i 14enne con patente AM ma senza trasportare altri passeggeri.
Questo è quello che spesso vi sentirete rispondere sulla normativa dei quadricicli ma va precisato che l’art. 47 del codice della strada è superato dalla normativa europea, accolta dalla legislazione italiana e quindi in vigore anche da noi, che con l’allegato 1 del regolamento 168 del 2013 del parlamento europeo innalza a 6 kW, 8,2 CV, la potenza del motore per i quadricicli leggeri con abitacolo chiuso per guidatore e passeggero, ovvero con carrozzeria, e con al massimo 3 porte mentre il peso in ordine di marcia è al massimo di 425 kg. Infatti quadricicli leggeri popolari come la Fiat Topolino dispongono di 6 kW.
L’altra categoria si chiama L7e e riguarda i quadricicli non leggeri, meglio noti come pesanti fra cui la Mobilize Duo o quelli proposti da Desner, Tazzari, Xev di cui trovate le impressioni di guida su alVolante.it. Hanno una massa a vuoto inferiore o pari a 400 kg (550 kg per i veicoli destinati al trasporto di merci), esclusa la batterie di quelli elettrici, e hanno una potenza massima di 15 kW, cioè 20,4 CV e possono toccare gli 80 km/h. Li possono guidare anche i 16enni con la patente B1, anche con altri passeggeri a bordo.
Anche in questo caso il codice della strada è aggiornato dalla normativa europea che prevede in 450 kg il peso massimo in ordine di marcia per i quadricicli pesanti per il trasporto persone e 600 per il trasporto merci. Queste, quindi, le due categorie principali, che la normativa europea suddivide in ulteriori sottocategorie.

Parliamo di cosa possano o non possano fare i quadricicli. Nelle nostre città è normale vedere le microcar in sosta negli stalli riservati ai motocicli, perché secondo l’articolo 53 del codice della Strada sono equiparati ai ciclomotori e ai motoveicoli. Tuttavia, l’ordinanza 3432 del 2023 della Corte di Cassazione ha stabilito che non si può derogare dall’articolo 351 del regolamento di esecuzione e attuazione del nuovo codice della Strada e quindi il veicolo deve sostare entro lo spazio delimitato dalle strisce orizzontali sull’asfalto che, essendo per veicoli a due ruote, sono troppo strette per contenere un quadriciclo. Pertanto, le microcar qui non possono sostare.
Occhio anche a dove si transita col quadriciclo. Autostrade, tangenziali e strade extraurbane principali sono vietati. Le strade extraurbane principali differiscono da quelle secondarie, dove invece il qudriciclo può circolare, per alcune caratteristiche: hanno carreggiate indipendenti o con spartitraffico invalicabile, con almeno due corsie di marcia, banchina pavimentata a destra e sono prive di intersezioni a raso, cioè di incroci.

Altro aspetto, se vi sospendono la patente di guida perché avete commesso un’infrazione, è vietata la guida non solo delle auto, per così dire normali, ma anche dei quadricicli perché il divieto riguarda la guida di veicoli a motore in tutte le loro tipologie.
Per concludere, parliamo di prezzi. Si va da 8.500 euro per quelli leggeri come la Citroën Amì, fino a 18.000 euro per quelli pesanti più costosi.









