MEZZI SEMPRE PIÙ SMART - Il rapporto tra tecnologia e i fleet manager - chi gestisce le flotte aziendali e studia le migliori soluzioni per la mobilità dei dipendenti, è stato oggetto di studio nell’ultima indagine realizzata da GR Advisory e patricionata da A.I.A.G.A., Associazione Italiana Acquirenti e Gestori Auto Aziendali. Dalla ricerca svolta su 482 aziende, risulta che delle quattro tendenze evolutive (sostenibilità, sharing, guida autonoma e veicoli connessi), la maggioranza dei fleet maanger (il 46,9%) prevede che sarà la connettività la prima a essere realizzata, mentre per solo il 21,9% degli intervistati l’obiettivo zero emissioni potrà essere a breve concretizzato.
MAGGIORE SICUREZZA - Dal questionario articolato in 31 domande, GR Advisory rileva come il 67,2% delle risposte sia favorevole alla connessione tra i veicoli per una maggiore sicurezza, oltre che per il miglior utilizzo del mezzo e per la possibilità di usufruire di servizi aggiuntivi on demand. Stesso punto di vista per quanto riguarda la telematica, con il 38,3% degli intervistati che definisce “interessate” la condivisione e comunicazione di dati, funzionali anche ai software di gestione delle flotte per un’ottimizzazione delle procedure. Dal lato opposto, invece, i timori sono relativi allo scambio di dati senza filtri e l’eccessivo controllo dei driver. A cui si aggiunge dello scetticismo nei confronti le app di comunicazione, infatti, per il 62,5% dei fleet manager saranno poco utilizzate dai guidatori, nonostante il mondo dominato dagli smartphone.
PARERI OPPOSTI - Dalla ricerca però emerge un rapporto tra tecnologia e fleet manager in bilico, tra paura e possibili opportunità. Con oltre il 60% che mostra dubbi e si ferma a osservare su ciò che porterà il futuro, mentre il 35,9% è di parere opposto, definendosi entusiasta verso le nuove tecnologie. In particolare grazie al contributo dell’intelligenza artificiale e dell’IoT (Internet of Things), con la previsione che questa tipologia di innovazione rimpiazzerà gli attuali processi di fleet management già entro cinque anni. Facendo invece un passo indietro, gli iniziali scetticismi legati alla connessione e alla guida autonoma stanno lasciando spazio a una maggiore consapevolezza sulle opportunità offerte dalla tecnologia.