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Auto aziendali: cresce la domanda dell’ibrido

Pubblicato 06 maggio 2022

I fleet manager, ossia coloro che gestiscono i parchi auto aziendali, prediligono sempre più vetture ibride. Dalla ricerca si evidenziano inoltre alcune criticità e vantaggi legati all’elettrificazione.

Auto aziendali: cresce la domanda dell’ibrido

QUASI IL DOPPIO - Secondo un’indagine condotta da Top Thousand (osservatorio sulla mobilità aziendale composto da fleet e mobility manager) nel nostro Paese, la quota di vetture ibride nei parchi auto aziendali sta crescendo. Dalla ricerca si evidenzia infatti che in un campione composto da 103 società (selezionate per varietà di dimensione e settore merceologico) per un parco totale gestito di 120.731 veicoli, 10.600 di questi sono vetture ibride. Un balzo per questa tipologia di motorizzazione, che quasi raddoppia i numeri registrati nel 2020 (erano 6.158 in quell’anno): 3.698 auto sono state scelte con soluzione di tipo plug-in, mentre le mild hybrid sono 4.880.

I LIMITI DELL’ELETTRICO - Nei parchi auto aziendali stenta invece il decollo delle vetture completamente elettriche: a frenare i fleet e mobility manager sono i limiti connessi alla autonomia più ridotta (che caratterizza questo tipo di alimentazioni), ai costi di
acquisto elevati e alla carenza di un’adeguata rete infrastrutturale di ricarica. Nel campione della ricerca sono infatti 4.531 i veicoli elettrici, contro i poco più di 3.600 della precedente indagine.

COME VENGONO UTILIZZATE - Secondo i dati di Top Thousand, 56 delle 103 aziende intervistate assegna alle ibride un uso promiscuo; 23 di queste società ha invece dichiarato di averle inserite anche nella flotta operativa e nel parco in condivisione. Guardando invece la prossimo futuro, il 15% delle aziende campione inserirà nei prossimi 12 mesi oltre 60 veicoli ibridi nella propria flotta, il 10% tra 30 e 60 veicoli e il 41% ne accoglierà un numero compreso tra 1 e 20.  Per quanto riguarda l’elettrico solo il 38% degli intervistati ha inserito nel parco veicoli delle vetture con questo tipo di alimentazione, ma in compenso il 53% si dice pronto a sceglierli nel prossimo anno

LE CRITICITÀ - I fleet manager che non hanno adottato veicoli a basse emissioni di CO2 nella loro flotta hanno evidenziato alcune criticità legate alle mild e full hybrid, ossia gli elevati costi di noleggio e la loro difficile applicazione nella mobilità aziendale. Per le ibride plug-in ed elettriche si aggiungono inoltre altri fattori di non idoneità all’utilizzo professionale: la carenza di infrastrutture e l’autonomia insufficiente. Infatti, ben 98 fleet manager su 103 hanno dichiarato che la più grossa problematica che rallenta all’elettrificazione del parco auto è legata a una diffusione insufficiente della rete di ricarica. Riferendosi sempre alle criticità dell’ammodernamento della flotta, 58 aziende hanno menzionato l’autonomia limitata dei veicoli elettrici (58 aziende), la resistenza al cambiamento da parte dei driver (34), i costi maggiori legati a canoni incerti (31) e la distribuzione di ecobonus a singhiozzo (22).

I VANTAGGI E GLI INCENTIVI - Il 73% degli intervistati ha dichiarato che l’adozione delle vetture ibride ed elettriche ha portato benefici legati alla conformità dei valori aziendali, alla responsabilità sociale d’impresa, alle agevolazioni alla mobilità e il risparmio. Inoltre, emerge dall’indagine che chi ha deciso di elettrificare la flotta, lo ha fatto per un orientamento rispettoso dell’ambiente. Infatti, la tassazione agevolata per le auto della fascia 0-60 g di CO2 per chilometro, e gli eco-incentivi, per la maggior parte del campione non sono stati fattori decisivi nella scelta delle auto a basse emissioni: la prima componente ha inciso solo per il 30% delle aziende, la
seconda, addirittura, solo per il 23% degli intervistati.



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Ritratto di Illuca
6 maggio 2022 - 17:30
Unica la Corolla
Ritratto di TheViking
6 maggio 2022 - 19:05
Certo... si fa presto a dire hybrid... virtualmente con l'arrivo di sempre più motorizzazioni benzina e diesel mild-hybrid, tempo 5 anni gli acquisti nuovi per le flotte potrebbero essere tranquillamente 100% hybrid.
Ritratto di Rush
6 maggio 2022 - 21:17
Viking molto ma molto prima di 5 anni dato che la tassazione ricade sul contributo che paga il dipendente.
Ritratto di enomismile
8 maggio 2022 - 09:57
esatto, da persona che in azienda di 3000 dipendenti vede da vicino come sta cambiando il parco auto (non sono fleet manager ma suo stretto collega), mi immagino che si tratti del tempo necessario per far terminare i contratti in essere, solitamente di 3, massimo 4 anni. Già dall'anno scorso la mia azienda ha iniziato ad attivare nuovi contratti solo per ibride per il motivo citato da @Rush.
Ritratto di Kemper
6 maggio 2022 - 22:44
La multinazionale per cui lavoro passera’ da un parco auto full hybrid ad uno full electric nel giro di 2 anni. Ho l’ impressione che questa decisione abbia preso una inaspettata accelerazione in varie company
Ritratto di Scatnpuz
8 maggio 2022 - 08:29
Follia! Nella mia azienda dove ci sono ad oggi tutti noleggi a lungo termine…..non trovano più auto turbodiesel!!! Stanno provando a comprando delle semestrali a prezzi altissimi dato che sono le ultime in giro…tira una bruttissima aria.. dato che prezzi di acquisto e sono più alti e poi….domani con che cosa lavorerò? Benzina costi troppo alti, hybride costi/consumi uguali a benzina per utilizzo in autostrada, elettriche farsa con autonomie ridicole…. Tira una brutta aria ripeto!
Ritratto di Mc9
8 maggio 2022 - 11:31
La mia azienda anni fa provò con le GPL, esperimento fallito. Da allora tutte le auto che possiamo scegliere sono esclusivamente diesel.
Ritratto di AndyCapitan
8 maggio 2022 - 18:15
4
diesel???...maddaiiii....le gpl vanno meglio delle diesel moderne....
Ritratto di Scatnpuz
8 maggio 2022 - 08:37
Vorrei aggiungere un’altra riflessione: se siete persone che viaggiano in autostrada lo sapete bene, invece se siete persone che non siete mai entrati in autostrada, appostatevi sopra un cavalcavia e guardate tutto ciò che passa: tir, furgoni, SW, camion, auto, ecc…sono al 99% tutte diesel e questa è l’Italia che lavora: questa è l’Italia che “brucia”gasolio! Io sono d’accordo completamente per l’elettrico in città… Ma con questa politica di sterminare e massacrare il gasolio: come andrà avanti l’Italia? Vogliamo ancora mangiare mozzarelle campane, olive ascolane o agrumi di sicilia?
Ritratto di Ilmarchesino
8 maggio 2022 - 15:07
3
Parole sante. Parlano di mobilità elettrica e nn sono ancora in grado di assicurare trasporti di merci in elettrico. Ma poi l elettricità in futuro quanto costerà?? Tra gas fossili e guerra la vedo dura
Ritratto di AndyCapitan
8 maggio 2022 - 18:19
4
ma se vi lamentate del prezzo del gasolio alle stelle.....andate a gpl che costa la meta' no?.....i camion son daccordo dovranno rimanere diesel per forze di cose...l'elettrico e' per chi gira poco....massimo 200 km al giorno andata e ritorno!
Ritratto di Scatnpuz
8 maggio 2022 - 22:55
Andycapitanofindus! Ci sei o ci fai? Non mi lamento del prezzo del Diesel di per se (spero che non faccia chiudere la mia ditta), mi lamento che se continua così pagheremo tutto una cifra assurda (sia tu che io) una mozzarella, o un kilo di pomodori, zucchine o pane….dato che tutti i tir e camion vanno a gasolio!
Ritratto di giuliog02
9 maggio 2022 - 16:26
Scatnpuz, mai sentito parlare di autocarri e furgoni full-electic di Volvo e Nissan per poter circolare in città senza inquinare?
Ritratto di Scatnpuz
10 maggio 2022 - 07:38
Giulio sai leggere o sei analfabeta??????????? HO SCRITTO CHE SONO D’ACCORDO X L’ELETTRICO IN CITTA
Ritratto di giuliog02
10 maggio 2022 - 15:41
Scatnpuz, per il lungo raggio esistono già e circolano, quanto meno, in Svizzera gli Hyundai Xcient Fuel Cell, primo autocarro a idrogeno. Iveco ha un protocollo d'intesa con Air Liquide per la costituzione di una rete di stazioni di rifornimento per questo tipo di mezzi. Il futuro è quello e a breve. Tanto è vero che l'anno scorso a Bolzano è arrivato un autocarro elettrico Hyundai che effettuava dei test. Questo è stato il primo rifornimento di un autocarro a idrogeno in Italia.
Ritratto di Scatnpuz
10 maggio 2022 - 17:48
Tu Continua a vivere nel mondo dei Puffi….intanto l’Italia continua a vivere e produrre……
Ritratto di giuliog02
10 maggio 2022 - 21:42
Scatnpuz, il futuro è domani. Continui pure a camminare guardando indietro. Andrà sbattere. Provi a dare un'occhiata a https://hydronews.it/, così per cercare di essere informato su ciò che bolle in pentola...
Ritratto di Scatnpuz
13 maggio 2022 - 20:36
Giulio io non guardo indietro, magari venisse fuori una bella fonte alternativa alle attuali! Magari l’idrogeno, magari il vero elettrico! Qualsiasi essa sia ben venga! Ma che sia reale per gli spostamenti dell’Italia che produce, dell’Italia che lavora, dell’Italia che si spacca la schiena! Non la porcheria proposta oggi un po’ per emotivita, un po’ per politica e un po’ ignoranza! Sì alle vere fonti rinnovabili non alle prese per i fondelli di chi vuole o deve lavorare!