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Stangata sulle auto aziendali

Pubblicato 31 ottobre 2019

Se approvato il provvedimento del Governo porterebbe all'aumento anche di 2.000 euro l’anno per i dipendenti con auto aziendale.

Stangata sulle auto aziendali

FRINGE BENEFIT - Stando a quanto emerso nella prima bozza della legge di Bilancio, la manovra fiscale mette le mani sulle auto aziendali e sui lavoratori dipendenti (l'Aniasa, l'Associazione che in Confindustria rappresenta il settore del noleggio veicoli, stima siano intorno ai 2 milioni) che usufruiscono di questo benefit, entrambi saranno soggetti a una vera e propria stangata, che, dovrebbe corrispondere a circa 513 milioni di euro. Nello specifico, nella bozza del disegno di legge di bilancio, il reddito imputato ai dipendenti (fringe benefit) per la possibilità di utilizzare le auto aziendali anche nel tempo libero (quello che si definisce uso promiscuo) viene triplicato. 

UNA MAZZATA - Attualmente gli autoveicoli per trasporto, gli autocaravan, i motocicli e i ciclomotori che vengono concessi in uso promiscuo, concorrono ad assoggettare in capo agli utilizzatori una tassazione del 30% (percentuale che si riferisce alla parte della macchina che il lavoratore non usufruisce per lo scopo di lavoro ma per i suoi scopi privati) dell’importo corrispondente a una percorrenza convenzionale di 15.000 chilometri (calcolato sulla base del costo chilometrico di esercizio desumibile dalle tabelle nazionali ACI). La nuova norma prevede invece che pesino per il 100% del loro valore, dunque, i 15.000 chilometri di percorrenza convenzionale annuale verrebbero tassati tutti. Quindi, stando così le cose, un dipendente che percepisce 40 mila euro di reddito, pagherebbe su una Punto 1.4 oltre 2 mila euro di tasse in più l’anno.  

TASSA PIENA - A partire dal prossimo gennaio, la riduzione del 30% sarà valida solo per i veicoli che vengono utilizzati in modo esclusivo da agenti e rappresentanti di commercio, i quali però, non essendo quasi mai dipendenti, non hanno mai avuto fringe benefit. Per tutti gli altri beneficiari, i mezzi aziendali saranno calcolati per il loro valore pieno, sulla base di una percorrenza convenzionale di 15.000 chilometri annui e ai costi chilometrici delle tabelle Aci entro il 30 novembre. Questo provvedimento, pur nascendo da una motivazione “ecologica”, non facendo alcuna distinzione tra auto convenzionali, ibride e elettriche, va quindi ben al di là dell’impianto ambientale.

> Aggionamento del 1 novembre 2019 - A seguito delle numerose proteste, il Governo pare abbia apportato delle modifiche al provvedimento riducendo la tassazione prevista inizialmente (qui la news).



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Ritratto di treassi
1 novembre 2019 - 11:33
Tassa fuori di testa già al 30%... figuriamoci... Ma se già quell'auto paga assicurazione, bollo, revisione e in più consuma carburante tassato...?!?! Sarebbe come tassare la parte di un privato quando usa l'auto per andare al lavoro... oddio speriamo che non mi sentano..
Ritratto di alex_rm
15 novembre 2019 - 18:57
Ho notato che Anche i noleggi ora sono aumentati di 30€ A settimana