Tra le spider classiche la Mazda MX-5 è la meno cara, eppure ha una buona dotazione, meccanica di prim’ordine e un vivace 1.5 che beve poco, abbinato a un preciso cambio manuale. Scarse, però, l’insonorizzazione e la praticità dell’abitacolo.
Le forme sportiveggianti ben si legano al “carattere” della Mazda CX-3: agile e precisa in curva, ha un 1.5 diesel brillante e non molto assetato. Poco lo spazio a bordo, ma tanta la tecnologia.
Mossa dal 1.5 da 75 cavalli, la Mazda 2 garantisce bassi consumi. Nella guida è gradevole: solo l’efficacia dei freni lascia a desiderare. L’abitacolo è moderno, ben fatto, ma non dei più ampi per chi siede dietro.
Assicura una guida piacevole anche con il motore più piccolo della gamma. Buone l’abitabilità e la capacità del baule. L’allestimento Evolve ha tutto quel che serve.
Lo spazio è sufficiente per 4 e il comportamento su strada ai vertici della categoria. La trazione integrale regala sicurezza sui fondi viscidi. Convince il 2.2 a gasolio ed è anche abbastanza parco nei consumi. "Centrato" il prezzo.
Comoda e piacevole da guidare, è spinta da un turbodiesel che abbina la vivacità ai consumi contenuti. L’abitacolo offre fino a sette posti, con le due file posteriori facilmente accessibili grazie alle porte che scorrono elettricamente. In rapporto al prezzo la dotazione è ricca, ma le finiture sono sottotono.
La suv giapponese offre una comodità insospettabile. Inoltre è ben equipaggiata in relazione al prezzo. Peccato solo che possa avere cinque posti e non sette come altre sue "colleghe".
È una media dalle misure “abbondanti”: è lunga quasi quattro metri e mezzo e offre interni spaziosi. Recentemente rinnovata, ha una linea aggressiva e un comportamento stradale di alto livello. Il motore è un 1.6 turbodiesel da 109 CV, che offre un’erogazione corposa ed è poco assetato; peccato che il cambio abbia solo cinque marce.