Confortevole e ben costruita, la Mazda MX-30 ibrida fa tanta strada a corrente, ma se non la si ricarica beve parecchio. E lo spazio è poco. Molto ricca la dotazione.
Spaziosa, comoda e ben accessoriata, la Mazda CX-5 scivola su alcuni dettagli interni (come le plastiche più nascoste, che sono rigide). Discrete le prestazioni del 2.2 diesel.
Nella versione ibrida plug-in da 328 CV la Mazda CX-60 ha una bella verve, ma tra le curve il peso “importante” e le sospensioni morbide vanno a scapito dell’agilità. Buono il rapporto tra la dotazione e il prezzo.
Comoda solo per quattro e con un baule un po’ piccino, la Mazda 2 Hybrid, “gemella” della Toyota Yaris, ha un piglio vivace e si accontenta di pochissima benzina. Buone le finiture, eccetto qualche dettaglio un po’ sottotono.
La Mazda CX-30 è un’elegante crossover dalla dotazione generosa, stabile e ben frenata. Il 2.0 ibrido leggero da 150 CV non beve tanto, ma va tenuto su di giri per garantire scatti briosi.
La Mazda MX-30 è una crossover elettrica che non passa inosservata, ha interni curati ed è confortevole. L’autonomia, però, è quasi da citycar. E dietro c’è poco spazio.
La Mazda 2 è un’ibrida “leggera” che convince per i consumi, ma non per la ripresa. Preciso il cambio. Ricca la dotazione, specie per la sicurezza, ma l’auto non costa poco e il sistema multimediale non tattile è datato.
L’elegante Mazda CX-30 con l’innovativo 2.0 ibrido leggero consuma poco, ma non ha il brio che ci si può attendere da 179 CV. Molto ricca la dotazione di serie e notevole la sicurezza.
Berlina dallo stile grintoso e dalla ricca dotazione, la Mazda 3 in questa versione Skyactiv-X adotta un 2.0 a benzina tecnicamente innovativo. Risultato? Migliorano consumi e sprint, ma non di molto.
La Mazda 3 ha un 2.0 a benzina da 122 CV con tecnologia ibrida “leggera”: si guida come un’auto convenzionale e ha un valido cambio manuale. Ben insonorizzata, delude per il baule.
Vero “mito” per gli amanti della bella guida, la Mazda MX-5 è una spiderina a due posti con tetto in tela che regala forti emozioni a chi la porta sui percorsi tortuosi o in pista.
Il 1.5 a gasolio è vivace e non beve troppo: è indicato per un’automobile dinamica come questa giapponese. Generosa la dotazione di serie per la sicurezza, mentre deludono la resistenza dei freni e il baule.
La Mazda 2, ai bassi consumi aggiunge agilità e precisione nella guida. Moderno e ricercato, l’abitacolo è gradevole, ma non offre molto spazio per chi siede dietro. Modesta anche la capacità del baule.
Tra le spider classiche la Mazda MX-5 è la meno cara, eppure ha una buona dotazione, meccanica di prim’ordine e un vivace 1.5 che beve poco, abbinato a un preciso cambio manuale. Scarse, però, l’insonorizzazione e la praticità dell’abitacolo.
Le forme sportiveggianti ben si legano al “carattere” della Mazda CX-3: agile e precisa in curva, ha un 1.5 diesel brillante e non molto assetato. Poco lo spazio a bordo, ma tanta la tecnologia.