Questa suv della ICH-X, marchio della galassia DR, è una cinese Jetour T2 modificata in Italia e rimarchiata dalla casa molisana. La ICH-X K3 è grande, massiccia e squadrata, con fari a led quadrati, un’ampia mascherina rettangolare, voluminosi paraurti, passaruota allargati e tetto piatto. Il portellone verticale, incernierato sulla destra, ospita la grande ruota di scorta esterna che va in parte a coprire il già piccolo lunotto.
Ampio e ben rifinito, l’abitacolo della ICH-X K3 presenta una plancia squadrate, con cruscotto digitale di 10” e display centrale di ben 15,6” per il sistema multimediale. I sedili in pelle hanno le regolazioni elettriche, sono riscaldabili e ventilati.
Dotata di un’altezza minima da terra di 22 cm, di buoni angoli di attacco e di uscita e di un sistema di trazione integrale che gestisce automaticamente il passaggio dalla trazione anteriore a quella integrale e dispone di un differenziale autobloccante posteriore a controllo elettronico, la ICH-X K3 è una suv adatta ad affrontare fondi difficili. Solo l’assenza delle ridotte (il cambio è un robotizzato a doppia frizione con sette marce) sconsiglia percorsi particolarmente impegnativi.
Il motore della ICH-X K3 è un potente quattro cilindri 2.0 turbo a benzina non certo parco nei consumi (per la casa siamo sui 10 km/l in media, ma c’è anche la versione trasformata a Gpl); le sospensioni anteriori sono di tipo MacPherson, mentre dietro lo schema è multilink. Tre le modalità di guida selezionabili per l'uso su asfalto (Eco, Normal, Sport), e cinque per il fuori strada (Normal, Neve, Fango/Sabbia, Pietra e X; quest'ultima si adatta automaticamente alle diverse condizioni del fondo). Ricca e completa la dotazione di serie (che comprende i fari a led anteriori e posteriori, il “clima” bizona, le telecamere a 360° e il tetto panoramico apribile), anche a livello di aiuti elettronici alla guida, con il cruise control adattativo, il monitoraggio dell’angolo cieco e il mantenimento in corsia. Presenti anche Android Auto e Apple CarPlay.