Nissan
Ariya

da 57.800

Lungh./Largh./Alt.(cm)

460/185/166

Posti

5

Bagagliaio (litri)

415-468

Garanzia (anni/km)

3/100.000

In sintesi

Si tratta di una comoda suv media nata su una piattaforma specifica per vetture a corrente. Le forme sono futuribili, e il tetto sfuggente dona slancio senza ridurre troppo l’abitabilità posteriore. Dietro c'è parecchio spazio per le ginocchia, ma la seduta vicina al pavimento (sotto al quale trova posto la batteria) costringe i più alti a viaggiare con le gambe un po’ troppo piegate. Di qualità gli interni, che presentano soluzioni raffinate come i comandi a sfioramento retroilluminati annegati dentro delle superfici in simil-legno, e il portaoggetti motorizzato sotto i comandi del “clima”: quando è chiuso lascia tutta la zona sotto la plancia sgombra. Da un’auto da famiglia ci si aspetterebbe però un maggior numero di vani: quelli nelle tasche non sono ampi e quello sotto il bracciolo centrale (che scorre elettricamente) risulta piccolo. In relazione ai 460 cm di lunghezza dell'auto, il bagagliaio non è enorme e quello delle versioni 4x4 perde una cinquantina di litri a causa del secondo motore sotto il piano. In compenso, il vano è rivestito con cura e non manca il portellone motorizzato. Assente, invece, il vano anteriore che troviamo invece su molte altre elettriche: al suo posto ci sono il propulsore e gli organi del climatizzatore. Interessante il sistema multimediale di 12,3”: reattivo, ampiamente configurabile e ricco. Indipendentemente dalla versione scelta, la Nissan Ariya convince per il comfort: l’insonorizzazione è davvero curata. Non manca, poi, l’utile funzione e-Pedal, che aumenta molto il recupero dell’energia in rilascio (e quindi il freno motore) tanto che si può riservare l’uso dei quattro dischi alle emergenze. Peccato solo che, a differenza di altre elettriche, sulla Ariya sotto i 10 km/h il sistema si disattivi e si debba tornare a usare il pedale del freno. Molto buone le prestazioni di ricarica: il caricatore di bordo accetta fino a ben 22 kW dalle più diffuse colonnine a corrente alternata, mentre con quelle più rapide a corrente continua si arriva a 130 kW; nel secondo caso ci sono elettriche che sulla carta fanno meglio, ma i tecnici della casa assicurano che l’auto può “sostenere” questo valore a lungo, permettendo di passare dal 10 all’80% di carica in 35 minuti (40 per le 87 kWh).

Versione consigliata

La Nissan Ariya 87kWh è la versione più "centrata": ha un’autonomia ben maggiore della versione base. Con poche migliaia di euro in più c’è la variante 4x4: interessante sia perché offre più motricità sui fondi viscidi, sia per la tecnologia e-4Orce (di serie). Sviluppata dalla casa, agisce su freni e propulsori per migliorare la tenuta di strada e, soprattutto, limitare il beccheggio in accelerazione e frenata senza ricorrere a costose sospensioni a controllo elettronico. Il risultato è che i passeggeri risentono meno dei cambi di direzione e velocità, e quindi viaggiano più comodi.

 

Perché sì

Finiture Materiali e montaggi sono di notevole qualità.
Insonorizzazione Fruscii e rumore di rotolamento rimangono fuori dall’abitacolo.
Originalità I fari sottili, le fiancate scolpite e il tetto “da coupé” si fanno notare.

Perché no

Comandi Molte elettriche fanno a meno del tasto di avviamento (si preme il pedale del freno e l’auto è pronta) ma qui c’è; quelli nella superficie gommosa fra i sedili distraggono dalla guida.
Niente “one pedal” Diversamente da tante altre elettriche, non si può più guidare modulando il solo pedale destro: sotto i 10 km/h, va usato il pedale del freno.
Vani Sono pochi e non molto capienti. E il bagagliaio non è enorme.
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