Si tratta di una comoda suv media nata su una piattaforma specifica per vetture a corrente. Le forme sono futuribili, e il tetto sfuggente dona slancio senza ridurre troppo l’abitabilità posteriore. Dietro c'è parecchio spazio per le ginocchia, ma la seduta vicina al pavimento (sotto al quale trova posto la batteria) costringe i più alti a viaggiare con le gambe un po’ troppo piegate. Di qualità gli interni, che presentano soluzioni raffinate come i comandi a sfioramento retroilluminati annegati dentro delle superfici in simil-legno, e il portaoggetti motorizzato sotto i comandi del “clima”: quando è chiuso lascia tutta la zona sotto la plancia sgombra. Da un’auto da famiglia ci si aspetterebbe però un maggior numero di vani: quelli nelle tasche non sono ampi e quello sotto il bracciolo centrale (che scorre elettricamente) risulta piccolo. In relazione ai 460 cm di lunghezza dell'auto, il bagagliaio non è enorme e quello delle versioni 4x4 perde una cinquantina di litri a causa del secondo motore sotto il piano. In compenso, il vano è rivestito con cura e non manca il portellone motorizzato. Assente, invece, il vano anteriore che troviamo invece su molte altre elettriche: al suo posto ci sono il propulsore e gli organi del climatizzatore. Interessante il sistema multimediale di 12,3”: reattivo, ampiamente configurabile e ricco. Indipendentemente dalla versione scelta, la Nissan Ariya convince per il comfort: l’insonorizzazione è davvero curata. Non manca, poi, l’utile funzione e-Pedal, che aumenta molto il recupero dell’energia in rilascio (e quindi il freno motore) tanto che si può riservare l’uso dei quattro dischi alle emergenze. Peccato solo che, a differenza di altre elettriche, sulla Ariya sotto i 10 km/h il sistema si disattivi e si debba tornare a usare il pedale del freno. Molto buone le prestazioni di ricarica: il caricatore di bordo accetta fino a ben 22 kW dalle più diffuse colonnine a corrente alternata, mentre con quelle più rapide a corrente continua si arriva a 130 kW; nel secondo caso ci sono elettriche che sulla carta fanno meglio, ma i tecnici della casa assicurano che l’auto può “sostenere” questo valore a lungo, permettendo di passare dal 10 all’80% di carica in 35 minuti (40 per le 87 kWh).