L'undicesima edizione della Honda Civic è una berlina con cinque ampie porte. Piuttosto lunga, e decisamente bassa e filante, ha linee semplici: non innovative, ma equilibrate e poco vistose. La carrozzeria ha il cofano motore in lega d'alluminio (più leggero del 40% rispetto a uno in acciaio) e il portellone in resina. In questo secondo caso il risparmio di peso è del 20%, e grazie alla maggiore duttilità del materiale si è potuto ottenere uno spoiler integrato posto subito sopra i fanali (che sono uniti da una sottile striscia luminosa).
Anche l'abitacolo della Honda Civic è lineare: la plancia è attraversata da una griglia a nido d'ape che maschera le bocchette del "clima" bizona, il cruscotto è digitale (di 10" nella versione più costosa, di 72 e meno ricco di informazioni nelle altre) e al centro, a sbalzo, si trova il display di 9" del valido sistema multimediale. I sedili sono piuttosto soffici, comodi, e lo spazio è più che buono. Fa eccezione la disponibilità in centimetri per la testa di chi sta dietro: appena discreta (come pure l'accessibilità) per via dell'altezza ridotta della carrozzeria. Le finiture sono ottime dal punto di vista degli assemblaggi, ma con qualche risparmio nei materiali meno in vista. Bene nel complesso il bagagliaio, con buona capienza e facile accesso; il tendalino che si arrotola nel lato sinistro è comodo perché, se si reclina il divano, non deve essere rimosso per avere uno spazio perfettamente libero fino al soffitto. Lo schienale del divano è in due parti (niente botola passante) e abbassandolo forma un gradino (per quanto raccordato) col pianale.
La sportiva Type R ha un 2.0 turbo da 330 CV e il cambio manuale a sei marce, ma la Honda Civic è proposta anche come ibrida full. Il sistema è composto da un 2.0 a iniezione diretta di benzina con 145 cavalli che, in base alle diverse situazioni di guida, si alterna nel far girare le ruote anteriori a un motore elettrico da 184 cavalli: è lo schema già adottato in tutte le Honda recenti, e in particolare i vari elementi sono simili a quelli della suv CR-V, ma con sostanziose novità. Risultato: gli scatti sono pronti ed energici, e accompagnati, quando si accelera con decisione, dall'appagante e non eccessivo rombo del quattro cilindri, che varia di regime come se ci fosse un (in realtà assente) rapido cambio automatico.
La Honda Civic ha una notevole tenuta di strada ed è molto stabile; preciso e diretto (ma fin troppo pesante) lo sterzo, e validi i freni, con pedale dalla corsa breve. Buono il comfort. La sicurezza è curata, e oltre a svariati aiuti elettronici alla guida è da citare la presenza di ben 11 airbag: oltre a quelli "classici", i passeggeri anteriori sono protetti anche da due "cuscini" per le ginocchia e da uno centrale, utile negli urti laterali; allo stesso scopo servono quelli che sbucano dai lati del divano, all'altezza del torace.