È la discendente diretta della Lotus Seven, che Colin Chapman concepì nel 1957 partendo dal telaio a traliccio tubolare della “Eleven” da corsa, e che iniziò a vendere in kit di montaggio perché così si pagavano meno tasse. Anche la Seven di oggi, prodotta dalla Caterham (distributore delle Lotus fin dal 1967, dal 1973 detiene i diritti di produzione di questo modello) rimane un “giocattolo” per correre, con due sedili, motore, cambio, sospensioni e poco più: parabrezza e finestrini sono optional, e pure la verniciatura dell’esigua carrozzeria. Con un peso che si aggira sulla mezza tonnellata, riesce a dispensare brio a piene mani già col più piccolo dei motori disponibili, il tre cilindri Suzuki turbocompresso da 80 CV che equipaggia le versioni 165. Col più corposo 1.6 quattro cilindri Ford da 136 CV (montato sulle 275), secondo il costruttore il passaggio da 0 a 100 km/h viene liquidato in 5 secondi, mentre ne bastano 4,8 con il 2.0 litri Ford da 175 CV (montato sulla 355), e meno di tre e mezzo con lo stesso motore, ma capace di ben 240 cavalli a 8500 giri, che equipaggia le 485.