Profondo aggiornamento della precedente Boxster, questa spider è mossa da motori boxer a quattro cilindri turbo, che hanno preso il posto dei precedenti sei cilindri aspirati. Ecco quindi spiegato anche il perché del nome 718 Boxster: il numero iniziale richiama alla 718 Spyder che negli anni 50 e 60 con il suo quattro cilindri (in quel caso non era turbo) vinceva gare come Le Mans e la Targa Florio. Le prestazioni del nuovo modello sono da togliere il fiato, e soltanto la "voce" roca dei nuovi propulsori (soprattutto del 2.5 delle S e GTS, che ha anche una turbina a geometria variabile) fa rimpiangere il ben melodioso "canto" dei sei cilindri della vecchia generazione. Ma un motore a sei cilindri contrapposti e senza turbo è presente nella gamma: è il 4.0 della Spyder, forte di ben 420 cavalli. Esaltante anche il comportamento tra le curve: lo sterzo è pronto, la tenuta di strada elevatissima come la stabilità nei rapidi cambi di traiettoria. L'abitacolo (rivisto nella plancia e nel sistema multimediale) si conferma sportivo e ben rifinito, ma la dotazione ha qualche scivolone: dispositivi "banali", come il "clima" bizona si pagano a parte.