Derivata direttamente dalla cinese Chery Tiggo 3x (nella fabbrica italiana viene cambiata la mascherina e poco altro), la DR 3 è una crossover compatta dalle linee piuttosto tese e sportiveggianti (può anche avere, a richiesta, i cerchi di 18 pollici). L'abitacolo è spazioso, realizzato con materiali economici ma con qualche tocco grintoso: come la fascia centrale della plancia in simil-fibra di carbonio e l'originale cruscotto esagonale con la lancetta del contagiri che ruota in senso antiorario. Il bagagliaio è discretamente ampio, ma ha una forma irregolare e il divano reclinato rimane molto "in piedi". Nel prezzo sono inclusi anche i retrovisori sbrinabili, la telecamera di retromarcia e il tetto apribile elettricamente, ma il sistema multimediale è carente (fra l'altro, niente Rds né lingua italiana per le indicazioni); mancano la regolazione in profondità del volante e qualsiasi genere di aiuto elettronico alla guida. Senza contare che ci sono solo i due airbag frontali. Il motore è un 1.5 a benzina dalla buona potenza (106 CV) ma poco vigoroso ai bassi regimi e il cambio ha una manovrabilità poco soddisfacente; l'auto è disponibile anche nella versione bifuel a Gpl.