DR
5
(serie 1 restyle - 2009/2020)

Lungh./Largh./Alt.(cm)

429/177/171

Posti

5

Bagagliaio (litri)

290-550/790-1800

CHE AUTO È

La DR 5 è una suv compatta low-cost, disponibile a trazione anteriore o integrale, basata sulla cinese Chery Tiggo e completata in alcuni dettagli in Italia, a Macchia d’Isernia, sede della DR. Una carriera lunghissima - dal 2007 al 2020 - per l’auto che ha portato al debutto il marchio molisano: una Sport Utility spaziosa ed economica da acquistare (ma non da gestire). Consumi alti, ricambi cari e spesso introvabili e molti problemi di gioventù (nel 2010 i suoi guai finirono addirittura in un programma tv: “Mi manda Raitre”) e anche di vecchiaia.

Quattro i motori al lancio della DR 5: un 1.6 a benzina da 109 CV, un 1.6 a Gpl da 102 CV, un 1.6 a metano da 90 CV e un 1.9 turbodiesel Ecojet da 120 CV. Nel 2009 la famiglia dei propulsori si allarga con un 2.0 da 128 CV offerto a Gpl e a metano, disponibile anche a benzina dall’anno seguente. La gamma motori viene completamente rivoluzionata nel 2011 (un 1.6 da 118 CV, un 1.8 da 132 CV e un 2.0 da 139 CV) mentre tre anni più tardi - in occasione del restyling - rimane in listino solo l’unità meno potente (a benzina, a Gpl o a metano), che passa a 126 CV nel 2015. L’anno successivo si affianca un 2.0 da 139 CV, che però abbandona le scene già nel 2017 in concomitanza con il secondo lifting.

COSA CONTROLLARE

I problemi degli esemplari pre-restyling (umidità nei fari, assemblaggi dei paraurti, sedili fissati male, guarnizioni tendenti a staccarsi e guasti alla pompa della frizione) sono numerosi. La situazione è migliorata - ma non troppo - con il lifting: attenzione inoltre alla scarsa disponibilità dei ricambi.

PREGI

ABITABILITÀ La DR 5 ospita comodamente cinque passeggeri. Chi si accomoda dietro ha a disposizione un mare di spazio per le gambe e la testa e può inoltre beneficiare dell’utile divano posteriore scorrevole.

BAGAGLIAIO Il vano è ampio (550 litri che diventano 1.800 quando si abbattono i sedili posteriori) e sfruttabile.

FRENI L’impianto è potente e tutt’altro che low-cost: i quattro dischi (uniti alle gomme larghe) lavorano bene.

SOSPENSIONI Assorbono efficacemente qualsiasi sconnessione grazie alla taratura soffice degli ammortizzatori. Il tutto impreziosito da sedili morbidi e confortevoli.

DIFETTI

APERTURA BAULE Il pesante portellone è incernierato sul lato destro: una soluzione che consente di avere una soglia bassa e di non fare “sollevamento pesi” per caricare i bagagli ma che richiede spazio dietro la vettura.

DOTAZIONE DI SICUREZZA Carente. Sui primi esemplari mancava tutto.

FINITURE Plastiche dure e assemblaggi che lasciano a desiderare. Una crossover costruita in economia con materiali di bassa qualità.

MOTORI Tutte le unità (salvo quelle turbodiesel) bevono molto carburante, deludono sul piano delle prestazioni e fanno oltretutto parecchio rumore, specialmente agli alti regimi.

LA VERSIONE GIUSTA

La DR 5 consuma tanto: l’unico motore che consente di risparmiare sui costi di gestione è il 1.6 a Gpl.

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