Crossover elettrica lunga 451 cm, la Leapmotor B10 è la prima auto del costruttore cinese (partecipato dal gruppo Stellantis, che ne distribuisce e assiste le vetture in Europa) progettata in modo specifico per essere venduta anche fuori dai patrii confini. Ha linee moderne, con pochi fronzoli, anche se non brilla per originalità. Le luci anteriori molto sottili sono una soluzione ripresa anche dietro, dove i fanali sono uniti da una fascia a led che attraversa il portellone. La fiancata è pulita, grazie anche alle maniglie a scomparsa che contribuiscono a migliorare l’aerodinamica e, quindi, a migliorare l’autonomia (comunque non un punto di forza).
L’abitacolo della Leapmotor B10 è spazioso e luminoso, grazie anche al tetto in vetro. La plancia è molto semplice, con il grande schermo centrale di 14,6” dal quale si controllano quasi tutte le funzioni: sarebbe stato meglio mantenere alcuni comandi fisici. Il reattivo e intuitivo sistema multimediale non è compatibile con Android Auto e Apple CarPlay, almeno nel primo periodo di vendita dell’auto. Ben leggibile (tranne che per alcuni caratteri un po’ piccoli) pure il cruscotto digitale di 8,8”. Ampi i vani portaoggetti, mentre il baule non è molto ampio.
Solo a trazione posteriore, la Leapmotor B10 ha porte che si aprono avvicinando il telefonino (sul quale è stata scaricata una app) o appoggiando una tessera magnetica sullo specchietto esterno. Non serve nemmeno la chiave per avviarla: basta premere il freno e selezionare il senso di marcia con la leva dietro al volante. I 218 CV del motore elettrico consentono una guida vivace, ben gestita da uno sterzo in grado di offrire una risposta omogenea e costante. Bene la ricarica: fino a 140 kW per la Life e fino a 168 per la Design. Le sospensioni offrono un buon comfort.
















































































































