Nonostante le dimensioni contenute, la Mitsubishi Space Star offre una carrozzeria a cinque porte e un’abitabilità degna di utilitarie di una trentina di centimetri più lunghe: a due adulti che viaggiano sul divano non manca l’agio per le gambe e per la testa. Inoltre, si può contare su un discreto bagagliaio (210 litri, o 912 a divano giù). Per contro l’abitacolo non spicca per originalità, e le plastiche sono piuttosto economiche. A portata di mano, comunque, i comandi, in particolare quelli del “clima” e della radio (con lettore mp3 e ingressi Aux/Usb), che sono raccolti nella vistosa consolle, e utile il doppio portabibite ricavato davanti alla leva del cambio. Agile nel traffico, la Mitsubishi Space Star fa patire l’eccessiva leggerezza dello sterzo (servoassistito elettricamente) e l'aderenza non eccezionale quando la velocità aumenta, ma offre comunque un comportamento sicuro. Il 1.0 a tre cilindri da 71 CV offre un discreto sprint, ma non nelle marce alte; in compenso, i consumi sono decisamente contenuti (abbiamo misurato in media oltre 17 km/litro). L’alternativa è il 1.2 da 80 CV, che soffre meno di fiato corto quando si viaggia a pieno carico oppure in autostrada. Completa la gamma una versione bi-fuel della 1.0 a benzina e a Gpl da 69 cavalli. Buona la dotazione: già l’allestimento “base” Invite offre di serie più dell’indispensabile.