La Smart #5 è una grande e spaziosa suv elettrica, prodotta in Cina dal gruppo Geely (alleato con la tedesca Daimler, prima unica proprietaria della Smart). Le forme squadrate, tipiche delle fuoristrada, sono però ingentilite da contorni arrotondati e da linee pulite, con le maniglie delle porte a scomparsa e le portiere senza telaietto per i finestrini. Gli originali fari sono uniti da quattro strisce luminose che corrono sotto il cofano, un tema che si ritrova anche dietro, nei fanali. Diversi dettagli rimandano al mondo dell’offroad, mentre nelle più sportive versioni Brabus si notano alcuni dettagli rossi.
L’abitacolo della Smart #5 è generoso nello spazio disponibile per le gambe e la testa dei passeggeri. La plancia, rifinita con cura, ospita due schermi: il cruscotto digitale di 10,25” e quello a sfioramento di 13” per il sistema multimediale. Nelle varianti più ricche c’è un ulteriore monitor di 13”, dedicato al passeggero.
Il bagagliaio della Smart #5 ha la soglia di accesso un po’ alta, ma vanta una capienza adatta ai viaggi in famiglia, è ben rifinito e dispone di un grande doppiofondo. Per i cavi di ricarica c’è un pratico vano anteriore di 72 litri.
Nonostante un peso che supera abbondantemente le due tonnellate, la Smart #5 ha un notevole sprint nelle più potenti varianti bimotore 4x4; anche quelle a trazione posteriore, comunque, scattano bene. Se tra le curve la taratura delle sospensioni nasconde molto bene il rollio, convincono meno i freni, a causa di un pedale un po’ troppo “spugnoso” nelle frenate decise. E in autostrada, nell’abitacolo entra in modo un po' troppo evidente il rumore causato dai vortici dell’aria che scorre sulla carrozzeria.



















































































































