Prima vettura elettrica della casa spagnola, la Cupra Born è realizzata sulla piattaforma MEB: la stessa della Volkswagen ID.3 (i due marchi sono nello stesso gruppo industriale), da cui riprende anche molti elementi della carrozzeria. Si tratta di una cinque porte dall’aspetto grintoso, con cofano corto e curvo, parabrezza molto inclinato, tetto arcuato e linea alla base dei finestrini che risale verso la coda; vistosi le minigonne e lo spoiler sul lunotto, personali i cerchi in lega aerodinamici da 18” fino a 20" (optional) con finiture color rame. L’abitacolo, spazioso e ben accessibile, ha uno stile essenziale e finiture curate. Gradevole il display tattile di 12” dell’infotainment, che comprende Android Auto e Apple CarPlay per usare le app degli smartphone e integra anche i comandi vocali, utilizzabili pronunciando prima le parole “Hola, Hola”. La meccanica è la stessa della Volkswagen ID.3, con il leggero motore elettrico sull’asse posteriore, sotto il baule, la trazione sulle ruote dietro e la batteria agli ioni di litio da 59 kWh effettivi (o 79, in base alle versioni) sotto il pavimento. Raffinate le sospensioni posteriori multilink a cinque bracci, con taratura sportiva e assetto ribassato (di 1,5 cm davanti e di 1 cm dietro, rispetto alla ID.3). Divertente da guidare, la Cupra Born ha uno sterzo preciso, sospensioni ben tarate che limitano il coricamento laterale in curva. Il motore elettrico è dolce a bassa andatura ma non privo di grinta, in particolare nella versione VZ (sigla che deriva da Veloz, veloce in spagnolo). Buona nel complesso l’autonomia dichiarata, che avvicina i 600 km con le versioni da 79 kWh. I tempi di ricarica ufficiali sono sotto i 30 minuti per passare dal 10% all’80% collegando l’auto a una colonnina rapida a corrente continua che dia almeno 165 kW.





























































































































