Porsche
718 Cayman

da 67.401

Lungh./Largh./Alt.(cm)

438/180/128

Posti

2

Bagagliaio (litri)

ant. 150post. 136-184/270-272

Garanzia (anni/km)

2/illimitati

In sintesi

Coupé con due posti secchi, della precedente Cayman riprende la struttura e la parte superiore della carrozzeria, mentre la parte inferiore (fari, paraurti, fanali, retrovisori, maniglie) è nuova. Le novità meccaniche, come nella "sorella" 718 Boxster, hanno riguardato le sospensioni, lo sterzo (ora più diretto) e i freni, oltre all'adozione di motori boxer a quattro cilindri turbocompressi, al posto dei precedenti sei cilindri aspirati. Il numero 718 richiama il modello Porsche che negli anni 50 e 60 con il suo quattro cilindri (in quel caso non era turbo) vinceva gare come Le Mans e la Targa Florio. Le prestazioni sono entusiasmanti, soprattutto quelle delle versioni S e GTS, con motore 2.5 e turbo a geometria variabile, e quelle di cui è capace la GT4, mossa da un 6 cilindri boxer di 4.0 litri che, senza l'aiuto di alcun turbo, sviluppa la bellezza di 420 cavalli.  

Versione consigliata

Gia la Cayman "base", col suo "duemila" da 299 cavalli, ha di che far divertire. Quanto si risparmia rispetto alla "S" può essere investito nel rapidissimo cambio a doppia frizione PDK (che tra l'altro migliora i consumi) e nel pacchetto Sport Chrono, che include la rotella per variare la risposta di motore, cambio e ammortizzatori a controllo elettronico (altro optional raccomandabile). Lo stesso pacchetto Sport Chrono include pure due cronometri (analogico e digitale) e la funzione Launch Control (se si sceglie il cambio PDK) che gestisce partenze mozzafiato controllando il pattinamento delle ruote e della frizione. Non bisogna scordarsi di ordinare neppure il navigatore satellitare e i sensori di parcheggio o, ancora meglio, la telecamera per la retromarcia, visto che la visibilità posteriore è scarsa. I freni carboceramici sono un optional che una Porsche non può non offrire, ma chi volesse risparmiare i 7.503 euro necessari per averli non si faccia troppi rimpianti: già quelli di serie sono potentissimi.

Perché sì

Agilità Oltre al favorevole rapporto peso/potenza, quest’auto può contare su sospensioni e sterzo che esaltano nella guida in curva.
Prestazioni Già il duemila quattro cilindri spinge forte. Per un utilizzo stradale è quasi superfluo scegliere la versione “S”. Impeccabile il cambio PDK.
Praticità Per essere quello di un’auto così sportiva, l’abitacolo è “vivibile”, né mancano due vani per i bagagli (150+162 litri), uno davanti e l’altro dietro.

Perché no

Dotazione Su un’auto di questo prezzo, sorprende che alcuni equipaggiamenti siano a pagamento: sensori di parcheggio posteriori, retrovisori ripiegabili elettricamente, "clima" bizona.
Rombo Soprattutto al minimo e ai medi regimi il “timbro” dei nuovi quattro cilindri turbo (soprattutto del 2.5) non è dei più appaganti.

Visibilità posteriore Il lunotto è stretto e per fare le “retro” in sicurezza ci vogliono i sensori (optional).

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