Nel 2008, un uomo in stato alterato aveva provocato un sinistro mortale: ora, in secondo grado, è stato condannato per omicidio volontario. Una sentenza rivoluzionaria perché per gli incidenti mortali dovuti ad alcol o droghe il reato previsto è meno grave e con pene più leggere: omicidio colposo, dovuto cioè a imprudenza.