La Atto 2 ibrida ricaricabile è la prima a non averlo più. Secondo la casa, per facilitare l’integrazione della app di terze parti. O per semplicità costruttiva e risparmio?
Per le sue fabbriche europee la BYD ha ridotto a 85 i possibili fornitori di componentistica italiani, molti colpiti dallo spostamento all'estero della produzione da parte di Stellantis.
La Berkshire Hathaway dell’imprenditore statunitense ha azzerato la sua quota azionaria nel colosso cinese, ponendo fine a un investimento iniziato nel 2008.
Il colosso cinese dell’auto ha scelto il capoluogo lombardo non solo per il suo quartier generale, ma anche per il centro stile europeo. Qui verranno disegnate le BYD del futuro.
Il costruttore ha fatto partire una nave carica di 900 unità di Dolphin elettriche direttamente dall’impianto di Rayong, aggirando così il dazio del 20,7% imposto dalla UE.
Nell'ambito di accordo di sponsorizzazione, la BYD fornirà alla squadra milanese circa 70 vetture elettriche e ibride plug-in, che saranno date in uso a giocatori, dirigenti e staff tecnico.
L'utilitaria cinese è ordinabile in Italia a partire da 19.490 euro, ma nella fase di lancio è possibile ottenere ulteriori sconti e rate mensili da 99 euro.
In programma ci sono l’apertura di oltre 100 punti di assistenza e un ampliamento (già iniziato) dell’offerta di modelli: non più solo elettrici, ma anche ibridi plug-in.
Verranno consegnati il mese prossimo il primi esemplari della suv elettrica. Autonomia fino a 500 km e un prezzo competitivo per un’auto a cui non manca versatilità e sicurezza.