La quinta generazione di questa suv medio-grande è disponibile soltanto in versione ibrida. Per la Rav4 l'accoppiata dei motori è fra un 2.5 a benzina e un'unità elettrica (alimentata da una batteria nichel-metallo idruro) che, insieme, sviluppano 218 CV. I modelli a trazione integrale prevedono un secondo motore elettrico, che muove le ruote posteriori. In questo caso, la potenza complessiva cresce di 4 cavalli. I tagli "decisi" della carrozzeria tutta spigoli (disponibile anche bicolore) e il frontale traforato di prese d'aria danno grinta. Il carattere dell'auto, però, è rilassato. I cavalli sono parecchi, ma docili e si apprezzano più per la loro omogeneità di funzionamento che per la verve. Una caratteristica che risponde alle esigenze di un'auto da famiglia, che fa del comfort il suo punto di forza. Ad andature tranquille i motori garantiscono una marcia morbida, cui si aggiunge il buon lavoro delle sospensioni nell'incassare le buche e quello dell'isolamento acustico: tiene lontani dalle orecchie dei passeggeri i rumori. Se si chiede un po' di sprint, il rollio accentuato e l' "effetto scooter" generato dal cambio a variazione continua di rapporto (fa schizzare in alto il regime di rotazione del motore termico senza ottenere migliori prestazioni), sconsigliano andature "allegre". Rifinito con buona cura (riuscito il rivestimento in finta pelle per la plancia) l'abitacolo è molto spazioso: anche in tre sul divano non si sta male. Comoda anche la posizione di guida rialzata ma, nel muovere il volante, il bracciolo fra i sedili può essere d'intralcio per il gomito. La strumentazione parzialmente digitale è chiara, completa e i comandi sono piuttosto intuitivi (pratiche la maxi manopole del climatizzatore nella consolle). L'impianto multimediale, però, è privo di Android Auto e Apple CarPay. Note positive dal bagagliaio: offre spazio a volontà e si può sfruttare al meglio.