È la più grande fra le suv della casa: per dotazioni e finiture può essere considerata quasi una Classe S rialzata. Le sbavature vanno cercate col lanternino: ad esempio, le guide del divano non sono protette e chi siede in terza fila potrebbe rigarsi le scarpe. Scenografico e ricchissimo il sistema multimediale, il cui schermo touch "fa il paio" con il cruscotto digitale. Costruita negli Usa, è lunga ben 521 cm: sebbene abbia telecamere perimetrali e sensori di serie, fare manovra e parcheggiare in ambienti stretti non è semplice. La meccanica e molte componenti interne sono riprese dalla GLE (che può essere considerata una GLS "accorciata"): la trazione integrale è sempre in presa e i motori sono a sei cilindri in linea 3.0 a gasolio o 4.0 V8 a benzina (quest'ultimo ibrido). Le sospensioni assorbono bene anche le asperità più marcate ma sono molto morbide: in assenza dell'E-Active Body Control, spesso l'auto ondeggia fastidiosamente. Questo sistema, invece, sfrutta pompe idrauliche ad alta pressione per sollevare o abbassare quasi istantaneamente ogni singolo ammortizzatore, riducendo inutili "dondolii". Ciò avviene anche in maniera predittiva, in base a quanto “letto” da una telecamera stereoscopica montata dietro il parabrezza, che rileva l’andamento dell’asfalto. Così, appena prima che la ruota colpisca un ostacolo o scenda in una buca, l’ammortizzatore corrispondente viene retratto o esteso.