Dagli stabilimenti del gruppo inglese non sono più uscite vetture dall’inizio di settembre, quando un attacco hacker ha colpito i sistemi informatici dell’azienda.
Nella sua prima uscita pubblica, ceo Antonio Filosa ha delineato un futuro in ripresa per il gruppo, che punta entro la fine dell’anno a far crescere nuovamente le vendite e aumentare gli utili.
Il colosso cinese dell’auto ha scelto il capoluogo lombardo non solo per il suo quartier generale, ma anche per il centro stile europeo. Qui verranno disegnate le BYD del futuro.
La casa inglese taglierà il 40% della sua forza lavoro nel Regno Unito, in particolare nella sede di Hethel: in questo modo spera di risollevarsi dopo i duri colpi inferti dai dazi USA.
La casa cinese partner di Stellantis avrebbe scelto Saragozza per la produzione europea dei suoi veicoli elettrici: le attività potrebbero iniziare già il prossimo anno con due modelli.
Il costruttore ha fatto partire una nave carica di 900 unità di Dolphin elettriche direttamente dall’impianto di Rayong, aggirando così il dazio del 20,7% imposto dalla UE.
Il gruppo DR cresce con l'espansione del polo produttivo di Macchia d’Isernia dove saranno impiegati 300 nuovi addetti. C'è poi una seconda fabbrica in via di allestimento ad Anagni.
Voci dalla Francia parlano di una possibile chiusura per il costruttore più giovane del gruppo Stellantis che fatica a trovare i volumi di vendita sperati.
Il ceo della Mercedes e presidente dell’Acea è preoccupato per il futuro dell’industria automobilistica e chiede all’Europa di confrontarsi con la realtà prima di prendere decisioni.
L’azienda molisana ha acquisito un impianto nel Lazio: qui vuole produrre auto dall’inizio alla fine, non limitandosi alle leggere modifiche di vetture provenienti dalla Cina.
La casa cinese arriva in Italia con quattro modelli, a benzina ibridi ed elettrici, tutti caratterizzati da un ottimo equipaggiamento e prezzi interessanti.
I dazi, la concorrenza cinese, le normative comunitarie e non solo stanno mettendo in difficoltà l’industria automobilistica europea, che deve fare i conti con un anno ben al di sotto delle aspettative.
Una raffica di avvicendamenti ha sconvolto in pochi mesi i vertici di alcuni dei principali costruttori, da Stellantis a JLR, passando per Volvo e Renault. Cosa sta succedendo?