La Seres 3 è una crossover cinese di medie dimensioni (il marchio è nella galassia del colosso Dongfeng). La carrozzeria e gli interni hanno uno stile tradizionale, con richiami a modelli europei: per esempio, il portellone avvolgente ricorda quello dell'Audi Q5. Solo elettrica, la Seres 3 ha una batteria di 53,6 kWh: pochi, e infatti l'autonomia media dichiarata è di soli 301 km. Lente le ricariche, per via della modesta potenza accettata: 50 kW in corrente continua (quella delle colonnine "veloci") e 6,6 in alternata (in questo secondo caso, per un "pieno" di corrente servono otto ore). Non sono male, invece, le prestazioni ufficiali ("0-100" in 8,9 secondi) garantite dai 163 cavalli del motore, che è anteriore, come la trazione. L'abitacolo è generoso nello spazio (a differenza del bagagliaio) e ha due display (quello centrale di 10,25"); moderne le bocchette tonde del "clima" automatico monozona, come pure il pomello a scomparsa per scegliere fra marcia avanti e indietro (qui, il richiamo è ad alcune Jaguar). Le plastiche sono economiche, ma i rivestimenti curati, con sedili in ecopelle nera e blu, e la dotazione è buona: tetto apribile panoramico, navigatore, poltrone regolabili elettricamente e riscaldabili, cerchi in lega di 18", telecamera che registra quello che succede davanti all'auto, ruotino di scorta. Ma, come spesso capita nelle auto di provenienza cinese, gli aiuti alla guida sono ridotti al minimo: niente frenata automatica, né mantenimento in corsia: ci sono solo gli avvisi del rischio di tamponamento e di uscire di strada. E niente registrazione in profondità del volante.